La dichiarazione di "morte cerebrale" non può sancire più la fine di una vita e va rivista in nome delle nuove ricerche scientifiche Queste, all’incirca le parole dell’Osservatore Romano in un editoriale curato da Lucetta Scaraffia incentrato sul cosiddetto "Rapporto di Harvard" in cui la morte non si decretava più a seguito di arresto delle attività cardiache bensì di quelle cerebrali. Bene, da oggi si cambia, in assenza di reazioni all’encefalogramma la persona risulta, secondo l’Osservatore, viva e vegeta… poco male se vegeta sta per vegetale… C’è da chiedersi dunque qual’è la definizione di essere umano che la Chiesa cerca di inculcarci… si tratta di animale eretto dotato di facoltà intellettiva tali da poter avere una vita autonoma o di … Read More