Referendum del 18 novembre 2007

JeKoribbon, Spastic chess, tilda13 Comments

18 novembre 2007Ne ha scritto anche Beppe Grillo… questo per alcuni può essere un punto a favore, per altri un punto a sfavore… ma sta di fatto che un Referendum come quello che avremo noi valdostani il 18 novembre è qualcosa di più unico che raro! Quello che faccio ora non è un discorso politico… beh, un po’ si, è ovvio, ho le mie idee e qui spesso e volentieri le espongo… ma non è questo l’intento, almeno per oggi. Sempre più spesso sento la gente lamentarsi di quanto poco potere abbia oramai il popolo, di quanto poco si possa fare per veicolare le scelte dei governanti… Tutti si lamentano ma pochi si mettono in prima fila a suggerire idee, proporre azioni concrete… Spesso la colpa è anche della politica e delle sue leggi per cui si delegano le scelte importanti a nostri rappresentanti… L’andazzo purtroppo è quello di eleggere qualcuno che eleggerà qualcun’altro che a sua volta eleggerà una strettissima cerchia di persone che da sola decide sul futuro di tutti… E ciò, ovviamente, è limitante perché si da potere di decisione anche su argomenti assolutamente sconosciuti a chi governa (per fare un esempio a caso, si veda il disegno di legge Levi/Prodi) Tutto questo per dire che quando mi imbatto in cartelloni elettorali del genere mi girano ampiamente i cosiddetti…
Se non voti...
Il perchè di questa scelta è ovvia: se non si vota non si raggiunge il quorum… è lo stesso discorso che si faceva quando è stato il momento di votare per la procreazione assistita… la Chiesa ed i suoi compari chiedevano di non votare cosicché non fosse raggiunto il minimo indispensabile per trasformare la proposta in legge vera e propria… Questa volta è dunque lo stesso… L’Union Valdotaine assieme a Federation Autonomiste e Stella Alpina chiedono a gran voce di rendere nullo lo STRUMENTO FONDAMENTALE della democrazia: il VOTO DI PREFERENZA! Questo è inaccettabile! L’elettore dovrebbe essere invogliato a votare per far sentire la sua voce anziché nascondersi e spacciare il suo silenzio per assenso! Non avrei avuto nulla da dire se lo slogan fosse stato “Vai e vota NO” ma “Non andare a votare” è davvero un colpo basso alla democrazia. Mi rendo conto molta gente non sa a cosa va incontro… per poca informazione? Per poco interesse personale? Perché non aver potuto assistere ai comizi pro e contro? Per cercare di risolvere questo problema scrivo la mia illustrando i miei pro e contro:
Referendum

Punto 1: Dichiarazione preventiva delle alleanze politiche

Se il governo Prodi avesse detto subito che Mastella sarebbe diventato Ministro della Giustizia avrei evitato di votarlo… Mi sembra giusto che al potere vada solo chi è stato scelto dai cittadini… Se io voto A non vedo perché debba salire al potere anche B…
Mio voto: SI

Punto 2: Elezione diretta della squadra di governo

Stesso discorso del punto 1: il cittadino dovrebbe poter votare direttamente chi lo rappresenterà… Altrimenti si crea una scala gerarchica per cui alla base c’è il cittadino… che dopo il primo voto non conta più nulla… tutto viene spartito tra la prima tranche di eletti… col rischio che ci siano sotterfugi o accomodamenti… Elezione diretta significa eliminazione di passaggi impropri di potere…
Mio voto: SI

Punto 3: Preferenza unica

Su questo punto sono un po’ dibattuto… da una parte mi piace perché cosi vendere i propri voti diventa più difficile… ma dall’altra obbliga una scelta che di solito va a scapito dei nuovi arrivati… Con 2 preferenze si può gestire anche gestire un voto di “fiducia” verso uno sconosciuto nuovo arrivato… Con un solo voto a disposizione si cerca di andare sul sicuro…
In ogni caso credo che voterò per il SI, quantomeno per evitare che il voto diventi merce di scambio…
Mio voto: SI

Punto 4: Maggior presenza femminile nelle liste regionali

Su questo son d’accordo… non perché le donne debbano per forza essere migliori degli uomini… ma semplicemente perché uno Stato tendenzialmente patriarcale e l’uomo cerca di limitare la presenza femminile… secondo me serve un governo cosiddetto “50 e 50”, metà uomini e metà donne… l’evoluzione delle legislazioni future poi dipenderà solo ed esclusivamente dai voti di preferenza popolare…
Mio voto: SI

Punto 5: Costruzione di un unico e nuovo ospedale

L’ospedale di Aosta, secondo me, non è male di per se… anzi, credo che nella media nazionale sia piuttosto ben messo… con picchi di eccellenza ma anche con punti di demerito… Non mi spiacerebbe un ospedale nuovo, più tecnologico… francamente odio il fatto che sia sempre in rattoppamento… Poi non mi piace che sia cosi tanto in centro, scomodo per l’ambulanza e interdetto agli elicotteri di salvataggio (che devono atterrare all’aeroporto e poi trasferire i pazienti via ambulanza in una strada piuttosto trafficata)… Per questo voterei SI all’ospedale nuovo… ma il dubbio è che il comitato pro ospedale nuovo non abbia la minima idea di dove farlo… con proposte chiare e definitive voterei sicuramente per il SI… per ora diciamo NI
Mio voto: NI edit: SI

EDIT: dopo la lettera comparsa sulla sezione regionale de La Stampa, a firma di un ben noto pediatra locale, il mio voto va decisamente sul SI!

Questo è ciò che voterò domenica e invito TUTTI quantomeno a votare… poi ognuno ha la sua personale visione delle cose e voterà di conseguenza. Ma, VI PREGO, VOTATE, non rendiamo nullo lo strumento che ci trasforma da “elementi indispensabili per la democrazia” a “pupazzi nelle mani dei potenti“!

13 Comments on “Referendum del 18 novembre 2007”

  1. Io sono sempre andato a votare e sempre ci andrò. Trovo meschino fare campagna per il “non voto” anche per il rispetto che ho per chi vorrebbe andare a votare, per scegliere, e votare no, e che con questo sistema perverso del quorum si ritrova a votare, alla fine della fiera, sì.
    Ah, e sarei per l’abolizione dei quorum dai referendum, siano essi abrogativi, confermativi o propositivi.
    Ah, e non voterò come te, perché in particolare c’è una delle proposte che non mi convince per niente, ma andrò a votare.
    Ah, e credo che il quorum non venga raggiunto, (purtroppo)

  2. Perché non scrivi anche le tue posizioni? Questo post serve per informare, non per convincere a tutti i costi 🙂
    PS: anche io sarei per l’eliminazione del quorum…

  3. Perché delle mie posizioni non frega niente a nessuno.

    E’ pazzesco come in questo referendum, anche onesti cittadini si siano trasformati in capipopolo. Non so se hai avuto la (s)fortuna di vedere i messaggi autogestiti in Rai: perfetti sconosciuti che invitano all’astensione, assessori e presidenti che si buttano nell’agone del referendum come se fossero capi-partito.

    Una, mi ha colpito particolarmente in negativo: Emily Rini. Per mesi ciarla del suo Foyer valdotain come di un riavvicinamento della politica alla gente, dell'”apoliticità” dell’associazione, dell’importanza della partecipazione, e poi agisce come “braccio armato” (per l’aggressività dimostrata) di Federation Autonomiste. Bella coerenza, e meno male che è in politica da poco più di sei mesi…

  4. “Perché delle mie posizioni non frega niente a nessuno.”

    E su questo ti sbagli… in ogni caso ti sei appena lamentato del fatto che si predichi per l’astensionismo… questo blog, per poco che possa contare, da spazio per discutere civilmente su pro e contro… anche solo convincere una persona in più a votare sarebbe già un risultato di importanza vitale… è solo per questo che ti ho invitato ad esporre le tue ragioni 🙂 Poi sei liberissimo di astenerti dalle spiegazioni, ognuno vive e percepisce la politica in maniera diversa e non sta a me obbligare nessuno.

  5. Sono sempre più dell’idea che se si creassero tante regioni autonome sarebbe meglio per tutti. Non a caso quelli che abitano in Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, sono quelli che vivono meglio!

    E questa è solo l’ennesima esternazione della mia invidia e della mia frustrazione per qualcosa che non potrò mai avere, come ad esempio il Referendum sopra citato.

    Voglio votare anch’io!!! ç___ç

  6. Come darti torto… Ma in realtà un progetto per rendere tutte le regioni a statuto speciale esiste e si chiama Federalismo…
    Dare più spazio alle singole regioni può essere un buon sistema per migliorare sanità, sicurezza, politica ed economia… ma ci sono sempre pro e contro… Prima di tutto c’è il fatto che si creerebbero tanti piccoli “staterelli” autonomi, minando cosi la stabilità (se davvero esiste) e l’unità nazionale… e poi ci sarebbero comunque rivalità tra regioni più e meno ricche… non a caso tu hai citato Tre regioni a statuto speciale su cinque per dire che i loro abitanti “sono quelli che vivono meglio!”… anche Sardegna e Sicilia sono regioni Autonome ma pochi ne parlano come isole felici…
    Sta di fatto che nessuno è profeta in patria e tutti vorrebbero votare per questo referendum… tranne, temo, i valdostani… Un raggiungimento del quorum sarebbe la rivincita del popolo… ma temo resterà solo un bel sogno…

  7. Premesso di essere pienamente d’accordo con te sull’andare a votare e saltando i primi 4 quesiti, non perché poco importanti ma per non dilungarmi troppo ti espongo i dubbi che mi sono venuti dopo aver ascoltato comizi e spiegazioni delle varie parti:
    -un medico primario dell’ospedale,mi dice che conviene mantenere il vecchio ospedale, modernizzarlo e quanto altro;
    – sempre un altro medico primario, mi dice che il vecchio ospedale è obsoleto e la cosa migliore sarebbe farne uno nuovo;
    – il politico dell’astensione, o per il no (perché sembra che ci siano anche questi..) mi dice che hanno fatto studi e che farne uno nuovo costerebbe troppo e il denaro speso fino ad ora per il vecchio sarebbe stato sprecato;
    – l’esponente del comitato referendario, anche questo politico, mi dice che hanno fatto studi e costerebbe meno farlo nuovo che rattoppare quello vecchio.
    Ora, chi mi sa dire chi c…o ha ragione, gli offro una cena, che naturalmente pagherà j3k0…
    A me sembra che a tutti questi personaggi non gliene frega molto di promuovere la soluzione più ideale, ma l’importante è far vincere la propria idea,giusta o sbagliata che sia…
    E chi becca più voti avrà un’anticipazione per le votazione del prossimo hanno…
    Io ridurrei ad uno i quesiti del referendum, risolvendo così perplessità e incomprensioni:
    COSA VOTI AL REFERENDUM?
    SI : vince il partito X
    NO: vince il partito Y
    …sei in dubbio e per non fare arrabbiare nessuno ti astieni? Bene…
    VINCE il partito Z

  8. Ovviamente dietro le quinte c’è sempre il fattore politica… Purtroppo va anche cosi. Però avendo 5 voti diversi da dare ognuno è libero di pensare come gli pare… Mi spiego:
    Partito X è per il no
    Partito Y è per il si
    Se io firmo 3 si e un no faccio aprte del partito Z?
    E uno che firma 1 si e 4 no è partito J?
    Il punto è: abbiamo a disposizione uno strumento unico del suo genere… Vogliamo più donne in Consiglio? Votiamo si per le quote rosa… Crediamo (per i più disparati motivi) che è preferibile mantenere l’attuale ospedale? Votiamo No. I partiti in fondo dovrebbero semplicemente essere assemblee di cittadini che hanno un’idea comune… bene, usciamo da X (tutti no) e da Y (tutti si) e diamo le NOSTRE preferenze… Oggi al Tg regionale ho sentito politici di An, Renouveau e Arcobaleno chiedere lo STESSO identico voto… non è più destra contro sinistra secondo me… è appena oltre… stavolta sta a noi cittadini decidere, non ad un ristretto gruppo di politici…

    PS: per quanto riguarda l’ospedale… non so se possa costare più mantenere l’attuale o farne uno nuovo… so solo che il posto attuale è sbagliatissimo, l’elicottero non ci può atterrare, i lavori in corso sono perenni e l’organizzazione interna è assolutamente impropria.
    So altrettanto bene che l’ospedale di Aosta è ben messo rispetto ad molti altri centri ospedalieri italiani…
    E so anche che l’ospedale è buoso se buoni sono i dipendenti che ci lavorano (dottori, chirurgi, infermieri, addetti alla manutenzione eccetera)… l’ideale sarebbe far scegliere a loro… ma non si può… dunque facciamoci una nostra idea in base a ciò che abbiamo recepito dai comizi (o via tv, giornali o semplice sentito dire) e votiamo…
    L’importante è che non vinca l’astensionismo! Serve il 45% del voto degli aventi diritto… percui circa 45.000 persone… ce la faremo?

  9. PS2: se ti astieni non vince il partito Z… ma probabilmente il partito X, da che mondo è mondo le cose vanno cosi… prossima proposta popolare: ABOLIRE IL QUORUM… se non voti lasci il diritto di decidere agli altri… questa è democrazia pura!

  10. Oggi mi vergogno di essere valdostano.
    Mi vergogno di essere rappresentato da chi dice di non votare. perchè se questa era una buona occasione per insegnare all italia un po di democrazia, beh amici, l’abbiamo buttata nel cesso. e non certo per colpa di chi come me o gli altri che sono andati a votare. è inacettabile che un istituzione, in questo caso il presidente della regione, si avvalga del diritto di consigliare di non andare a votare.
    grazie luciano. grazie union valdotaine. avete tutto il mio disprezzo

  11. Jack, come non essere d’accordo con te? In questo caso la pessima figura l’ha fatta l’Union assieme ai suoi accoliti… ma siamo sicuri che se ci fosse stato qualche altro schieramento politico non avrebbe fato lo stesso? In fondo è la legge sul quorum ad essere sbagliata… e i politici non fanno altro che sfruttarla a loro vantaggio… Certo, questo non giustifica la richiesta di non voto… e la figura di merda l’hanno fatta e l’hanno fatta fare pure a noi che, bene o male, li abbiamo votati… Abolendo il quorum scommetto che Caveri, Cesal e soci avrebbero mobilitato anche l’esercito per convincere i valdostani a votare e a votare NO… e invece è stato più facile… hanno chiesto di non votare e grazie all’astensionismo schifoso hanno vinto anche questa volta…

  12. @Mario: ho provveduto ad inserire il banner… Mi sembra cosa doverosa, grazie della segnalazione 🙂

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